Sempre in cima alla lista della spesa di un pugliese doc.
Secondo i principi della Dieta Mediterranea tradizionale, possiamo mangiarne a volontà e, non solo non sentirci in colpa – dato che una porzione fornisce poco più di 430 chilocalorie – ma anche assaporare tutto il suo gusto pieno in uno dei piatti più famosi della tradizione pugliese: stiamo parlando della Cima di Rapa.
Se poi le rape sono state colte al mattino nella campagna avvolta dalla brezza salina che arriva dal mare, il sapore è davvero unico. Cotte nella stessa acqua delle orecchiette fatte a mano con la semola di grano duro Senatore Cappelli, insaporite con uno spicchio d’aglio, un filo di olio extravergine di olive Coratine, e completate da quell’immancabile retrogusto di alice e peperoncino che pizzica il palato, le rape si trasformano da semplice ortaggio a piatto simbolo di una intera regione.
Oltre ad essere gustosissima poi, la Cima di rapa ha dalla sua anche una serie di proprietà salutari per l’organismo: sostiene le funzionalità intestinali, apporta sali minerali e una buona dose di acidi grassi. E tutta la sfilza di vitamine che contiene sono punti in più a suo favore.
La Puglia inoltre si diverte a produrne in quantità record e in tutte le forme e colori. É infatti la regione con il più ricco patrimonio di biodiversità per quest’ortaggio, grazie al clima mediterraneo che regala alla terra un ambiente ideale per far crescere la Cima di Rapa in tutto il suo splendore come ‘Quarantina’, ‘Sessantina’, ‘Novantina’, ‘Centoventina’, ‘Cima di rapa tre stelle’ e la nostra vicina ‘Cima di Rapa Tardiva di Fasano’ e ‘Cima di rapa di Minervino’.
Questi sono solo alcuni dei genotipi frutto della selezione operata dall’ambiente e dal lavoro paziente degli agricoltori. Con sapienza e creatività hanno imparato ad elaborare questi prodotti della terra, tramandando i saperi, che vanno ad alimentare la lunga tradizione agricola e culinaria della regione.